
La nascita della fotografia, come tutta la sua storia, si fonda su un equivoco strano che ha a che fare con la sua doppia natura di arte meccanica: quello di essere uno strumento preciso e infallibile come una scienza, e insieme inesatto e falso come l’arte. La fotografia, in altre parole, incarna la forma ibrida di un’« arte esatta », e insieme di una « scienza artistica », che non ha equivalenti nella storia del pensiero occidentale.